Il laboratorio di Anna: Dire Fare Creare




Bambini durante l'attività di creazione delle etichette per i vini di Neoneli

Un laboratorio didattico innovativo – dichiara Salvatore Cau – non distaccato da un contesto ma inserito nel paese e per il paese. Sono contento che abbia prodotto gioia e la prima tranche di un più vasto progetto di installazione nella via Falcone e Borsellino, creato da Claudio Tafani e diretto da Giovanna M. Carli.


Dall’8 all’11 Anna R. Nicastro, maestra della scuola primaria Gianni Rodari di San Casciano in Val di Pesa, comune con cui Neoneli sta andando verso un gemellaggio culturale, educativo e vitivinicolo, coadiuvata dal creativo Claudio Tafani, da Giovanni Tancredi per il progetto di Giovanna M. Carli #neonelinelcuore, ha diretto il laboratorio “Dire, fare, creare” propedeutico per l’installazione finale Vite di Vite di Claudio Tafani.



Il gruppo di bambini e ragazzi ha partecipato con entusiasmo crescente. Un gruppo eterogeneo di età compresa dai tre ai dodici anni. Tra giochi didattici, attività di disegno, manipolazione, danze, circle time per raccontare e raccontarsi, il risultato è stato sorprendente. Soddisfatto il creativo Claudio Tafani che dovrà partire dalle opere condotte con i bambini e i ragazzi per la sua installazione a Neoneli, in via Falcone e Borsellino. “Rovesciando – afferma Giovanna M. Carli – il concetto persistente di abbandono, in un valore positivo di occupazione permanente di presenze: le sagome e gli occhi dei giovani, il futuro del paese”. 


Anna Nicastro e Giovanna M. Carli

“Il gruppo di giovani Neonelesi – afferma Anna R. Nicastro – ispirandosi alla celebre opera di Matisse, Gioia di vivere, la Danza, ha sperimentato con il proprio corpo movimenti, pose, posizioni, per creare un unico volo, un unico grido che possa cogliere l’attenzione dei visitatori e portare a posare lo sguardo di nuovo, sulle case abbandonate della strada”. Questa eccezione nel panorama dell’arte contemporanea “dove – commenta Carli – gli artisti tendono a fare i divi e a non lavorare laboratorialmente con i ragazzi e a non confrontarsi davvero con la realtà dei paesi in cui fanno installazioni e interventi mirati per attirare l’attenzione su aspetti sociali ed economici, su asperità e punti critici” è importante sia avvenuta proprio nel cuore della Sardegna, grazie a un’amministrazione che combatte a colpi di progetti culturali l’abbandono e lo spopolamento culturale e materiale. Un esempio artistico di abbandono del proprio ego per mettersi al servizio di una comunità accogliente e sorprendente che vive di tradizioni e di proiezione al futuro.

Un progetto importante, quello elaborato con l’Amministrazione comunale di Neoneli e il gruppo di artisti e creativi di APE, Arte Pensiero pErsone, coordinato da Giovanna M. Carli che si snoda tra il valore di arte e comunità, prendendo spunto dalla localizzazione della città di Neoneli come cuore pulsante, attivo e cre@tivo della Sardegna. Tre laboratori creativi, una masterclass di pittura, un’opera di land art e una mostra sul paesaggio e sulla vite di Neoneli e di San Casciano in Val di Pesa.


“Sono contento di questa iniziativa che riassume la volontà di fare di Neoneli – commenta il sindaco Salvatore Cau – una realtà vocata alla bellezza e alla cultura, bellezza materiale e immateriale, per far sì che questa piccola realtà rurale sia sempre più momento di condivisione di progetti ed eventi culturali in continuo scambio. La Toscana, San Casciano in Val di Pesa, protagonisti insieme a Neoneli, piccolo scrigno di bellezza, di questo progetto di Arte Pensiero pErsone, mi sono sembrati una prosecuzione naturale nella strada intrapresa, dove la parola cultura diventa il mezzo più democratico per la crescita di una società e dei suoi individui all’insegna delle tradizioni, cibo genuino, vino buono e un paesaggio degno del più celebre artista”.

Per le foto all rights reserved. Ph. by Giodì

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